Search
Le ultime...
Consulenze
Pastorale Familiare
Consulente Familiare
Consulente Morale
Consulente Pedagogo
Consulente Metodi Naturali
Consulente Psicologico
Consulente Legale
Consulente Psichiatrico
Neuropsichiatria Infantile
Mediazione Familiare
 
Bisogno di aiuto?
Contattaci
Help center
 
 
28/04/2007
Categoria: Consulente Familiare
     
ABORTO… OSIAMO ANCORA GIOIRE?!

 
Mamma in attesa


 
Madre e figlio


ABORTO… OSIAMO ANCORA GIOIRE?!

Non so quanti di voi hanno avuto modo di seguire in Tv una brevissima notizia diffusa da tutti i te-legiornali, anche stranieri.
L’ANSA ha battuto così la relativa agenzia: “CITTA' DEL MESSICO, 24 APR - E' stata approvata a Citta' del Messico la depenalizzazione dell'aborto. L'Assemblea legislativa del Distretto Federale di Citta' del Messico - la capitale del secondo piu' grande paese cattolico - ha approvato il progetto di legge per la depenalizzazione dell'aborto entro le prime 12 settimane di gestazione. L'iniziativa e' stata approvata con 46 voti a favore, 19 contrari ed una astensione.”
Sembrerebbe nulla di eclatante… tanto, ormai…!
Ciò che mi ha sconvolto enormemente,però, è l’aver visto alcuni brevi passaggi di riprese della gente che aspettava ansiosa fuori dal … palazzo; gente che, appena saputa la notizia, ha esultato, gioito, giovani che si abbracciavano festosi, qualcuno piangeva per la soddisfazione del risultato raggiunto, della nuova conquista.
Io sono rimasto allibito ed incredulo. Ciò che dovrebbe essere considerata una sconfitta, viene anco-ra una volta festeggiata, applaudita, osannata, come una vittoria. Di chi? Di che cosa? Non mi si venga a parlare di civiltà, perché sicuramente non vi è nulla di civile nell’aborto!
E dire che si stava parlando del secondo più grande paese cattolico al mondo!
La vittoria dunque è di uno soltanto: il diavolo!
Non mi si venga a dire che ora voglio nuovamente demonizzare la cosa: perché sì, è vero!
Non è forse una vittoria delle forze del male il vedere sottrarre tante nuove vite ed anime umane che potrebbero virtualmente combatterle?
E per di più da gente che si proclama essere cattolica?
Non mi si venga a dire che voglio nuovamente fare una guerra santa contro la … modernità, contro le donne e quant’altro: perché sì, è vero!
Sicuramente non una guerra contro le donne, anzi. Ma sicuramente una lotta contro quelle forze del male: non certo sanguinosa, non certo utilizzando le armi strumentali, spade, fucili, armamenti vari e sofisticati… no; ma quelle tipiche del cristiano: la parola, la penna, la carta, ora internet… ed es-senzialmente la preghiera.
Con queste armi non farò del male a nessuno, se non alle forze del male: e questo sì è legittimo.
Combattere per l’affermazione dei propri valori, del proprio credo, delle proprie idee, ma essen-zialmente per difendere il diritto alla vita, che è un diritto naturale, non è vietato, anzi.
Da un confine all’altro del nostro globo terrestre si concepisce e si nasce tutti allo stesso modo: il concepimento e la nascita è un fatto naturale. Quindi chi distrugge la natura ( e non stiamo parlando qui di alberi, di atmosfera, di acque, di paesaggi) commette un grave reato contro un diritto naturale ed andrebbe condannato e addirittura sanzionato. E ciò stando a tutto quanto sentiamo e vediamo agire contro il nucleare, contro le TAV, contro l’inquinamento atmosferico, contro l’abusivismo e-dilizio, etc.
Io credo che chi compie quel reato va sicuramente compreso ed aiutato, ma non certo sostenendolo ed anzi garantendogli la possibilità anche economica di compierlo.
Noi cristiani ci siamo addormentati un po’ troppo. Stiamo zitti: un po’ per vigliaccheria, un po’ per timore, un po’ per falso pudore o falso rispetto degli altri, un bel po’ per moda e perché tanto stiamo bene così e, sotto sotto, ci torna utile anche questa situazione!
Ma davvero si può gioire pensando al dramma incancellabile di una donna che abortisce?
Davvero si può gioire di fronte ad una vita che viene soppressa e così violentemente?
Abbiamo solo la grande fortuna che nessuno di quegli innocenti possa gridare, possa far sentire la sua vocina, possa scendere in piazza a manifestare con una bella fiaccolata il suo no alla pena di morte abortiva, alla strage autorizzata degli innocenti degli anni 2000.
Noi non siamo capaci di fare uno sciopero della fame o della sete (ma neanche un misero digiuno) per indurre i governanti, l’ONU, l’Unione europea e quant’altro, a chiedere a tutti i paesi del mondo una moratoria seria contro la pena di morte legalizzata dei bimbi mai nati e che non hanno mai chiesto di nascere.
E non mi si venga ancora a dire che l’aborto serve ad eliminare i disagi di una gravidanza non volu-ta, non desiderata…
Ma chi osa ancora dubitare che tutti oggi sono a conoscenza di come si possa evitare una gravidan-za?
Le violenze sono rare e sono da comprendere ed aiutare, ma a violenza non si risponde con la vio-lenza….
Non voglio chiudere questo pezzo lasciando nella mente del lettore questo patos, né l’immagine della gioia dei messicani per la conquistata libertà di …uccidere, ma quella più vera e condivisibile di tante mamme e di tanti papà, che, anche di fronte alle più disparate difficoltà, hanno aperto il loro corpo, ma essenzialmente il loro cuore, ad una nuova vita.
Ed allora forza: prendiamo le nostre armi fra le mani: la parola, la penna, il giornale, il sito internet, la preghiera e ricominciamo la nostra lotta contro le forze del male: gridiamo a gran voce il nostro sì grande valore della vita e adoperiamoci per sostenere le mamme in difficoltà, più che aiutarle a… sopprimere un innocente.
Raffaele Preziuso


(Questa è integralmente la notizia battuta dall’ANSA:
CITTA' DEL MESSICO- L'Assemblea legislativa del Distretto Federale di Città del Messico - la capitale del secondo più grande paese cat-tolico - ha approvato il progetto di legge per la depenalizzazione dell'aborto entro le prime 12 settimane di gestazione. L'iniziativa è sta-ta approvata con 46 voti a favore, 19 contrari ed una astensione. In America Latina finora ammettevano l'aborto solo Cuba, Guyana e Porto Rico.
Prima dell' approvazione della nuova legge, a Città del Messico l'aborto era autorizzato in caso di stupro, malformazione del feto o ri-schio per la madre. Il progetto appena approvato aggiunge l'eventualità che la nascita ostacoli i piani di sviluppo personale della madre, e chiede al tempo stesso la cancellazione dell'art. 148 della legge che regola gli altri casi, introducendo l'aborto libero nelle prime tre settimane.
Per evitare l'approvazione della legge, oltre ai partiti politici messicani contrari, si era mobilitato anche il Vaticano. Domenica scorsa, tramite il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, papa Benedetto XVI aveva fatto arrivare un messaggio ai vescovi messicani. Nel suo telegramma il Papa li esortava a "difendere con ferma decisione il diritto alla vita di ogni essere umano dal primo istante del suo concepimento, di fronte a qualsiasi manifestazione della cultura della morte". Mentre si svolgeva il dibattito e poi si vo-tava, reparti di polizia antisommossa hanno mantenuto gruppi di dimostranti lontano dall'edificio dell'assemblea di Città del Messico ed antiabortisti in lacrime hanno portato in corteo piccole bare bianche.
Hanno votato a favore della nuova legge il Partito della Rivoluzione Democratica (Prd, di sinistra) ed il Partito Rivoluzionario Istituziona-le (Pri). Contro si sono espressi il Partito di Azione Nazionale (Pan, destra cattolica), del presidente Felipe Calderon ed il partito ecologi-sta. Domenica la moglie di Calderon aveva partecipato ad una manifestazione contro l'aborto. Una donna messicana su cinque - secon-do dati del Consiglio nazionale della popolazione - ha abortito almeno una volta nella sua vita e 100.000 aborti illegali vengono praticati ogni anno in Messico. Altre fonti ufficiose fanno salire il dato a 500.000 l'anno.)
A chi può interessare: vada sulla pagina web: http://www.sandrodiremigio.com/blog/aborto_embrione_ivg_omicidio.htm, e veda!




     
  Altre notizie della categoria 'Consulente Familiare'
  Torna all'home page
     
     
   
 
  Come associarsi | Privacy | Links | Help | Mappa del sito | Collabora | Contatti  

Associazione - Consultorio "La Famiglia", Vico San pardo n. 4 e Via R. Petrilli n. 1,
71036 Lucera (Foggia) - Telefono: 0881 540028 - E-mail: assconsultoriolafamiglia@gmail.com
Riconosciuto con Delibera della Giunta Regionale Regione Puglia n. 7361 del 22/09/1986 | Convenzionato con l'Ausl Fg/3